Le migliori piante acquatiche per l’acquario: consigli per una flora rigogliosa
Le migliori piante acquatiche per l’acquario: consigli per una flora rigogliosa, nel post a cura di Acquari.org
Il pollice verde va sempre più di moda. Un tema su cui si sensibilizza parecchio, anche a livello comunicativo e istituzionale. La cura della flora e della fauna si pone come una delle priorità assolute di questo mondo moderno. In un mondo che necessita di essere completamente rivoluzionato, anche nei piccoli gesti quotidiani, possiamo fare la nostra parte affinché lasciare alle future generazioni un mondo migliore rispetto a quello che abbiamo trovato. Le piante non sfuggono a questa logica, neanche quelle acquatiche. Si possono tenere in casa facilmente in un acquario e farle vivere in armonia con la fauna che all’interno di esso ci vive.
In questo post a cura di Acquari.org vediamo insieme quali sono le migliori piante acquatiche da tenere in un acquario, nel nuovo approfondimento a cura del nostro portale. Bentornati!
Sommario
Le piante più facili da allevare in acquario
Avere una pianta da allevare in acquario è una missione che si può compiere senza fare particolari danni. Basta seguire poche e intuitive istruzioni. Una pianta abbastanza comoda da mantenere è la famosa Epifite. Un nome che agli esperti di flora dirà praticamente tutto. Queste piante possono tenute sul fondo di un acquario, avvalendosi di un supporto utile allo scopo, come le rocce, tramite cui spuntano le radici. La posizione migliore per loro si orienta verso una zona poco illuminata e piena d’ombra.
Vediamo quali sono le piante di acquario più utilizzate nelle righe a seguire.
Il Cryptocoryne
Il Cryptocoryne è una pianta particolarmente robusta che si adatta a qualsiasi tipo di acquario. Tuttavia, i valori chimici alterati dell’acqua possono influire sul suo benessere e per questo è bene stare attenti. Anche loro prediligono maggiormente le zone d’ombre rispetto all’illuminazione folgorante. Se le si piazzasse in una zona particolarmente luminosa rischierebbero di perdere tutte le loro foglie.
Il Crinum
Il crinum un tipo di pianta che rientra a pieno titolo in un acquario di grandi dimensioni. Questo perché le sue foglie sono particolarmente lunghe e hanno bisogno di un certo tipo di spazio per poter vivere al meglio. Vanno interrate sul fondo dell’acquario, possibilmente che sia ricco di nutrienti.
Lagenandra meeboldii ‘Red’
Balzata agli onori della cronaca per il suo colore rosso (da cui deriva anche il nome), la lagenandra meeboldii ‘Red’ è adatta per chi ha anche del legno o altre piante all’interno dell’acquario.
Negli ultimi tempi, si sta diffondendo sempre di più la versione verde. In questo caso prende il nome di Lagenandra nairii.
Salvinia auriculata
La particolarità di questa pianta è quella di contrastare la formazione delle alghe. Il motivo? Riesce ad assorbire tanti nutrienti e, per questo, non crea le condizioni per la formazione, appunto, delle alghe.
Adatta per chi alleva i gamberetti, la comodità è che si tratta di una pianta piccola che, quindi, non necessita di molto spazio.
Vallisneria Gigantea
Il vantaggio della Vallisneria Gigantea è, a conti fatti, il suo punto di forza: l’adattamento. Infatti, il motivo per cui questa pianta è molto conosciuta è la possibilità di poter essere inserita in diverse condizioni. Un punto di debolezza, però, è il fatto che può raggiungere delle dimensioni abbastanza importanti (non a caso il nome ‘Gigantea’ deriva proprio da questo).
Quindi, a conti fatti, si tratta di una pianta perfetta per fare da sfondo o se si ha un acquario molto grande.
Piante finte da non acquistare: ecco perché
Spesso e volentieri ci si lascia intimorire dal fatto di non saper curare una pianta perché non la si ha mai avuta in casa. Questo proietta dritti verso l’acquisto di una pianta finta per arricchire il proprio acquario. Ma è una scelta che quasi mai paga.
Le piante finte, al contrario, immesse in acquario possono dar vita a sostanze nocive che rovinerebbero l’acquario stesso, oltre che l’ambiente circostante. Le forme, i colori e la consistenza non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli di una pianta vera. Le alghe proliferano e rischiano di compromettere tutto il sistema. Il dispendio economico e di tempo non favorisce una crescita dal punto di vista del pollice verde.