Acquari acqua salata, come moderare la salinità dell’acqua
Acquari acqua salata, come moderare la salinità dell’acqua, nel post a cura di Acquari.org
L’allestimento e l’installazione di un acquario in casa sono diventate pratiche molto comuni e quasi abitudinarie. Ormai è quasi raro avere a che fare con un ambiente casalingo privo di un acquario. A maggior ragione se l’ambiente in questione è particolarmente spazioso. Tuttavia, per poter reggere e mantenere un acquario in buone condizioni vanno seguite piccole regole essenziali e quotidiane che favoriscono la pacifica convivenza tra pesci, oltre che la loro sopravvivenza. Quest’ultima può dipendere, anche e soprattutto, dalla temperatura e dal grado di salinità dell’acqua.
Ma non sono gli unici criteri a cui si deve prestare attenzione. Perché basta un dettaglio trascurato che la vita dei pesci può essere in pericolo.
Perché è importante gestire il sale dell’acqua in un acquario
Per coloro a cui non fosse chiaro l’acquario, per poter funzionare e accogliere i propri ospiti nel migliore dei modi, ha bisogno di una temperatura marina che si adatti ai suoi abitanti. Un po’ come l’uomo che con una temperatura troppo fredda o troppo calda – e lo stiamo vedendo con i cambiamenti climatici – fatica a trovare un proprio equilibrio termico.
Riprodurre l’habitat naturale di un determinato pesce in un acquario dall’acqua salata è condizione imprescindibile per non disperderne il patrimonio vegetale. Questo vale soprattutto per chi si approccia per la prima volta a questo tipo di mondo.
Può sembrare più facile di quanto sembri gestire un acquario da un certo punto di vista, ma non è così. Difficile, ma non impossibile. Il passo più importante e, spesso sottovalutato, riguarda il grado di salinità da stabilire per l’acqua.
Decidere il grado di salinità per l’acqua
Come si fa? Basta preparare un sale marino artificiale da sistemare nell’acquario affinché non ci sia uno sbalzo di valori e di temperatura eccessivo. Questo potrebbe finire per scombussolare il patrimonio genetico dei pesci e la loro riproduzione.
Acqua priva di batteri
L’acqua deve essere pura e priva di capacità batteriologiche. Un concetto tutt’altro che scontato. L’acqua del rubinetto non sempre è consigliabile da utilizzare poiché può facilmente contenere sostanze nocive per i pesci quindi occhio a usarla per questi scopi. L’acqua deionizzata sarebbe l’ideale in quest’ottica.
Contenitore anti-corrosivo
Fare in modo che il contenitore dell’acquario sia anti-corrosivo. Il sale marino va aggiunto a piccole dosi e non in grandi quantità. La salinità ideale dell’acqua si aggira sui 35 grammi per ogni litro di acqua. È quella la quantità minima a cui puntare, ma non prima di aver controllato i fattori di rischio, come la presenza di nitrati. In quest’ottica la quantità usufruibile non deve essere inferiore a 10 mg.
Processo di aerazione efficiente
Per quanto possibile l’acqua di mare deve subire un processo di aerazione per far sì che ne aumenti la limpidezza. Un atto da compiere per circa 24 ore al fine di essere legittimati in questo senso.
Manutenzione regolare
La manutenzione da seguire, dunque, deve essere cadenzata e regolare. Molti acquari nel tempo si perdono proprio per questo motivo, poiché non se ne assicura la giusta cura.
Ogni giorno, ad esempio, il controllo della salinità va fatto con un rabbocco di acqua dolce riscaldata, aggiunta all’acqua già presente. Questo permette all’acqua stessa di mantenersi entro un range corretto di salinità, senza particolari sussulti termici.
Cambio dell’acqua settimanale
Il cambio dell’acqua va compiuto settimanalmente, almeno per i primi mesi di allestimento. E ci vuole anche una certa delicatezza nel farlo, onde evitare che il fondale, ad esempio, possa subire danni. Il mantenimento dell’operatività del filtro consente di assicurare il corretto funzionamento. Quindi, per concludere, anche la manutenzione del filtro può essere un elemento importante per la salinità dell’acqua.