Axolotl: cosa sono e come allevarli
Axolotl: cosa sono e come allevarli, nel post a cura di Acquari.org
Gli animali esotici frequentano sempre più gli ambienti domestici. Una realtà di tendenza con la quale bisogna fare i conti. Molte persone preferiscono adottare al posto di un cane e di un gatto un serpente, una rana o addirittura un axolotl. Il nome può trarre in inganno, ma è molto più facile da conoscere di quanto si creda. Basta vederlo.
Oggi, infatti, con le moderni tecniche di allevamento è possibile anche tenere in casa con relativa tranquillità degli animali nati dall’altra parte del mondo. A patto che, ovviamente, si rispecchi in toto il loro habitat naturale.
Cosa sono gli Axolotl
L’axolotl altro non è che una specie di salamandra di origine messicana che può essere allevata in casa. Una notizia importante per gli amanti dell’allevamento di animali esotici.
Questo animale ha l’aspetto di un cartone animato e sarà probabilmente questo il motivo per cui piace molto ai bambini. La sua caratteristica preminente è che passa praticamente tutta la sua vita come larva. Un po’ come se non si evolvesse mai. Tuttavia, raggiunge lo stadio adulto e lo si evince dal fatto che mantiene intatta la pinna dorsale come punto di riferimento fisico. Si distingue dalle altre salamandre perché non vive al di fuori dell’acqua e può arrivare a non toccare mai terra.
Ha persino la capacità di rigenerare parti del corpo mancanti nel momento opportuno, come può essere un arto. Proprio come qualche personaggio dei cartoni animati, come Junior in Dragon Ball. L’allevamento di axolotl può essere un ottimo modo per contrastare il rischio di estinzione a cui vanno incontro questi anfibi, essendo anche molto ambiti nella cucina messicana.
Come allevare un Axolotl in casa
L’acquario per un axolotl versione domestica deve essere sicuramente di grandi dimensioni e non può contenere esemplari di specie diverse, che potrebbero entrare in contrasto tra loro. Quindi, in questo caso, la necessità è avere uno spazio che consenta di installare l’acquario della giusta grandezza.
Di fatto, l’axolotl può considerarsi un predatore per natura a tutti gli effetti. Per questo è sconsigliata la compagnia di altri pesci, di qualunque specie siano. Di solito mangia insetti e vermi vari, ma non disdegna neanche altri pesci di piccole dimensioni.
Il contatto fisico con l’essere umano può farlo irrigidire. Da qui la necessità di tenersi alla larga da lei in cattività. L’età media di un axolotl è di 15 anni. L’acquario da allestire deve mantenere una temperatura media dell’acqua compresa tra i 16° e i 21°. Quest’acqua andrà cambiata almeno 1 volta alla settimana.
La sabbia o la ghiaia sono sconsigliati da inserire sul fondo dell’acquario perché possono essere fonte di approvvigionamento per l’animale. Questo è molto pericoloso a causa di una digestione che può essergli fatale.
La poca luce di cui deve avvalersi lo fa vivere nella condizione ideale. A livello economico, le spese di acquisto si aggirano sui 15 euro, al di fuori dell’allestimento dell’acquario.
Il commercio dell’Axolotl
Sia il commercio che l’esportazione di questi animali esotici sono regolamentati a livello legislativo. È il classico animale da compagnia che, però, non manifesterà mai il proprio affetto ad un padrone, come farebbero un cane o un gatto, ad esempio. Non bisogna aspettarsi affetto od occhiate di passione. È duro come la roccia, sotto questo aspetto.
Per natura non ama le attenzioni indesiderate, oltre ad essere celebre per la sua poca tendenza alla socialità con gli altri pesci. Va ristretto in un acquario che contenga almeno 60 litri d’acqua dolce, se non di più. L’importante è posizionarlo lontano dalle fonti di calore e di sole, mentre lo spazio ideale di sosta è sui mobili particolarmente robusti.